lunedì 18 novembre 2024
Le verità spezzate - Alessandro Robecchi
martedì 29 ottobre 2024
Via San Maurilio - Rossella Bentini
I giorni di Vetro - Nicoletta Verna
mercoledì 23 ottobre 2024
Elegia americana - J.D. Vance
«Non sono un senatore, un governatore, un ex segretario di gabinetto. Non ho dato vita a un'impresa da un milione di dollari o a una società non profit in grado di cambiare il mondo. Ho un buon lavoro, un matrimonio felice, una bella casa e due cani vivaci.»
Il titolo italiano, "Elegia americana", è fuorviante e generico. Quello originale, "Hillbilly Elegy", è però complicato da tradurre, una parola sola non basta e il libro stesso è il tentativo di spiegarlo.
«Jackson è senza dubbio piena delle persone più adorabili; è però piena anche di drogati e un uomo può trovare il tempo di fare otto figli ma non può trovare il tempo di supportarli.»
È la storia di un sogno che si realizza, il sogno voluto fortemente dai nonni e trasmesso al nipote. Ma in mezzo c'è la desolazione di un bambino che ha cambiato padre più volte, di una madre con problemi di tossicodipendenza, una serie di fratellastri e sorellastre che compaiono e spariscono, tranne una. È una storia di fatica, di perdite, del peso di tutto quello che ci si porta dietro quando si nasce nel luogo sbagliato, con la famiglia sbagliata. Di quanto i traumi infantili restino appiccicati addosso e condizionino il resto della vita. Di quanto sia più difficile e faticoso quando non si appartiene ai giri giusti, non si hanno le conoscenze giuste.
Non è un libro facile ma mi è piaciuto moltissimo e ci ho trovato qualcosa di Roth, nel senso di non appartenenza, nel passato da cui non ci si libera («Non dovevo essere li. Avevo costruito la mia intera vita proprio per evitare quel tipo di posti.»). Un passato con cui però ci si può rappacificare, smettere di vergognarsi.
lunedì 9 settembre 2024
L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera
venerdì 30 agosto 2024
Aria di famiglia - Alessandro Piperno
domenica 25 agosto 2024
Trust - Hernan Diaz
venerdì 16 agosto 2024
Le parrocchie di Regalpetra - Leonardo Sciascia
mercoledì 14 agosto 2024
Mio marito - Maud Ventura
domenica 11 agosto 2024
Legami - Eshkol Nevo
Eshkol Nevo l'ho scoperto anni fa per i suoi racconti su Vanity Fair. Io amo i racconti, amo il loro cogliere i personaggi in un particolare momento, in cui emerge il loro passato e si intravede il loro futuro. Oppure si può scegliere di immaginarlo in modo o in altro.
I racconti di Eshkol Nevo sono perfetti, racconti che, con pochi tratti delicati, delineano personaggi che guardano attraverso quei loro buchi e sanno che non li riempiranno, che forse proprio quei buchi sono l'essenza della loro vita, il loro modo di esistere, tra stupore e rassegnazione e voglia di riempirli.
sabato 20 luglio 2024
Aluce Munro
"There's always one morning when you realize that the birds have all gone."
Quando dalla radio mi arrivò la notizia del Nobel alla Munro mi sentii molto felice. Un po' perché mi sembrava quasi di averla scoperta io, un po' perché quel Nobel riabilitava un genere letterario bistrattato: il racconto.
E io credo che sia stato anche merito della Munro se amo i racconti, perché ho iniziato a leggere i suoi moltissimi anni fa, quando mia madre comprò un suo libro e non le piacque. A me invece piacevano moltissimo quei racconti che fotografavano i personaggi in un determinato momento della loro vita, ma riuscivano a far emergere il loro passato e tutto quello che sarebbero stati (o non sarebbero stati) in futuro. Erano personaggi comuni, non c'era niente di eroico in loro, ma era proprio la straordinarietà della loro normalità a renderli interessanti, i loro lati meno ammirevoli e più umani. Perché la Munro raccontava questo: l'umanità. E la raccontava senza sconti ipocriti, a volte persino in modo spietato.
La notizia della sua morte mi è arrivata per caso, mentre ero distratta da altro. E quando ho cercato un articolo che celebrasse quella morte, mi sono trovata davanti la storia terribile della figlia. Mi è dispiaciuto come dispiace quando si scopre qualcosa di spiacevole su qualcuno che ci piace. Non credo che si debba separare l'opera dello scrittore dall'essere umano. Credo che in ogni scrittore e in ognuna delle sue opere ci sia l'essere umano, con il suo vissuto e con quello che è. Soprattutto se è un grande scrittore. Credo soltanto che si debba accettarlo, che si debba accettare che un grande scrittore possa non essere un grande essere umano, che si debba accettare che non abbia guardato i propri personaggi dall'alto, ma che sia stato uno di loro. E che forse, se come essere umano fosse stato migliore, non sarebbe stato così grande come scrittore.
giovedì 9 maggio 2024
Lettera al mio giudice - Simenon
«Volete cercare di comprendere? Non fate come quelli che si sono affacciati sul mio caso, come quella Giustizia che servite e che non ha voluto vedere quale fosse veramente il mio crimine.»
mercoledì 24 aprile 2024
Il ritorno di Casanova - Arthur Schnitzler
giovedì 18 aprile 2024
La società aperta e I suoi nemici - Karl Popper
mercoledì 3 aprile 2024
Roma senza papa - Guido Morselli
mercoledì 20 marzo 2024
Il vestito nuovo e altri racconti - Virginia Woolf
martedì 27 febbraio 2024
Fatti di umani - Elisa Rovesta
Ma se è vero che non succede niente, è anche vero che a mancare sono i racconti, ridotti inizialmente a delle paginette per descrivere ognuno dei personaggi, delle ombre, dei tipi monodimensionali, monomaniacali, che attorno a quella loro mania costruiscono vite vuote. Non hanno pensieri, non hanno ricordi, sono dei cartonati piatti, privi di spessore psicologico. Poi, una volta introdotti i personaggi, il libro si trasforma in una specie di romanzo o di racconto lungo, in cui si ritrovano tutti insieme, felici di essere insieme, ma in realtà soli, ognuno con la propria unica mania. E una disperata voglia di far ridere (che è proprio l'opposto dell'ironia) mi ha annoiato a morte, tanto che ho faticato a finirlo, nonostante le poche pagine.
sabato 24 febbraio 2024
Le schegge - Bret Easton Ellis
È un romanzo sulla solitudine, ma anche sull'adolescenza, sulla scoperta di se stesso («ero al punto in cui cercavo ancora di essere attratto dalle ragazze»), sulla difficoltà di riuscire a esserlo («...eravamo semplicemente troppo giovani e nati nel tempo sbagliato e nonostante avremmo dovuto poter essere noi stessi non c'era possibilità che questo succedesse nel 1981»). Amori che finiscono in modo tragico, altri che non iniziano e di cui resterà sempre il rimpianto.
Sullo sfondo c'è il Trawler, il pescatore da strascico, che rapisce ragazze e animali, ma è solo sfondo.
«Nonostante la mia familiarità con gli eventi, il libro mi ha spaventato, come spaventa l'amore, come spaventano i sogni...»