sabato 15 aprile 2023

La vita agra - Luciano Bianciardi

«Bastano pochi mesi perché chiunque si trasferisca qui si svuoti dentro, perda linfa e sangue, diventi guscio: tra vent'anni tutta Italia si ridurrà come Milano.»

Io invece ho paura che tra meno di vent'anni tutta Italia si ridurrà come Grosseto e forse per questo motivo ho evitato a lungo questo libro: immaginavo che mi sarebbe stato antipatico. 

L'ho scelto qualche giorno fa perché sapevo che prima o poi l'avrei letto e volevo un libro comodo da portare in giro. Ho pensato allora che fosse arrivato il suo momento. 

L'ho iniziato malvolentieri e invece mi sono ritrovata subito immersa nelle prime pagine, scritte molto bene e cariche di un'ironia che mi ha divertito. E poi ci ho trovato luoghi che conosco, via Palermo, la pelota basca, Brera. Ma anche la via Domenichino e viale Monte Rosa. Una Milano che assomiglia a quella in cui vivo, ma diversa. Una città «senza sole, senza vento e senza pioggia.»

Ci sono pagine attualissime in questo libro, pagine che potrebbero essere scritte oggi e che trattano temi di cui si parla di continuo anche oggi: le biciclette sui marciapiedi, troppe macchine, il clima che cambia, la decrescita felice. 

C'è persino il lavoro da casa, con i vantaggi e gli svantaggi: «E senza bisogno di prendere il tram, senza bisogno di tenere rapporti col prossimo, tranne che alla fine del mese per la consegna del lavoro.»

Eppure, più procedevo nella lettura e meno il libro mi piaceva. Più procedevo e più ci trovavo quello di cui avevo avuto paura fin dall'inizio: il pregiudizio, il luogo comune. 

«Ogni mattina la gita in tram è un viaggio in compagnia di estranei che non si parlano, anzi di nemici che si odiano.» 

Anche questi sono discorsi attuali, sentiti e risentiti troppe volte da chi viene a Milano e parla dei milanesi senza vederli, senza ascoltarli, senza conoscerli.


martedì 4 aprile 2023

Lezioni di respiro - Anne Tyler

 "... voglio dire, ricevi tutte quelle lezioni per cose non importanti - suonare il piano, scrivere a macchina. Ricevi anni e anni di lezioni per risolvere equazioni, che Dio sa quando mai dovrai risolverle nella vita normale. Ma per essere genitori? O per il matrimonio, prova a pensarci. Prima di guidare un'auto devi seguire un corso approvato dallo stato, ma guidare un'auto è niente, niente, paragonato a vivere giorno per giorno con un marito e crescere un nuovo essere umano."


Un giorno della vita di Maggie e Ira Moran, una coppia di mezz'età, due diversi punti di vista su ogni cosa, infiniti battibecchi che lasciano emergere la noia, l'impazienza e la complicità di una vita insieme, con due figli (troppo immaturo il figlio, troppo "donnina" la figlia), una nipote con un nome a cui non riescono ad abituarsi. Gli amici di una vita, quelli con cui sono cresciuti, quelli che hanno perso, quelli che da giovani erano antipatici e che adesso sono rimasti gli unici su cui si può contare. Un gioco di flashback, una giornata che si dilata fino agli inizi, quando Maggie e Ira hanno iniziato a frequentarsi, per un equivoco. E tutti i nodi mai risolti, la fatica di far parte di una famiglia imperfetta e di averne creata un'altra, ugualmente imperfetta, nonostante i sogni sacrificati.


«Aveva imparato allora quale fosse la vera perdita; oddio, sì. Non era il fatto di dover supportare queste persone, ma il fatto di non essere riuscito a comprendere quanto le amasse.»


Alla fine degli anni Ottanta, quando avevamo da poco visto "Turista per caso", e più o meno quando la Tyler stava per vincere il Pulitzer con questo romanzo, mia madre acquistò "Ristorante Nostalgia". Ricordo che lo lessi in una domenica estiva, seduta sul balcone, senza riuscire a staccarmi dalle vicende di Ezra e sua sorella, a Baltimora.

Qualche anno più tardi trascorsi una notte a Baltimora e il romanzo mi tornò in mente. Rientrata a Milano, mentre giravo in una libreria, fui sul punto di comprare un libro di Anne Tyler, ma alla fine optai per altro. Sapevo che prima o poi avrei letto di nuovo un suo libro, avevo voglia di leggerlo, ma  c'era sempre qualcos'altro. Adesso, leggendo questo romanzo, perfetto per i tempi, la scrittura, i personaggi, mi chiedo come ho potuto aspettare così tanto.