Di Virginia Woolf parlerei sempre e finirei sempre per dire che per me è stata lo spartiacque: dopo Mrs. Dalloway non ho più visto la letteratura nello stesso modo e non ho più letto nello stesso modo. L'ho riletto talmente tante volte che quasi lo conosco a memoria.
Alcuni di questi racconti invece non so se li ho letti e dimenticati anni fa, subito dopo la scoperta di Mrs. Dalloway, perché i racconti sono cosi, qualcuno resta impresso e qualcun altro non lascia traccia. Come "L'uomo che amava la sua specie", di cui ricordavo il titolo ma nient'altro, segno che all'ira mi ha lasciato indifferente e che ora mi è piaciuto molto.
Eppure, stranamente nonostante tutti gli anni che sono passati, i racconti che ho apprezzato di più sono stati "La signora nello specchio. Una riflessione" e "Il lascito".
In tutti ho ritrovato però la leggerezza caustica della Woolf.
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