Un breve saggio, con molte note che lo completano, e la scrittura lineare e diretta di Sciascia.
«Dirò subito che questo breve saggio o racconto, su un avvenimento o un personaggio quasi dimenticati della storia siciliana, è la cosa che più mi è cara tra quelle che ho scritto e l'unica che rileggo e su cui ancora mi arrovello.»
Una storia che, nonostante la vastità delle ricerche e dei documenti consultati, continua ad avere lati oscuri e a portarsi dietro l'irritazione e la diffidenza di chi, nonostante il tempo, non vuole fare luce, non vuole svelare tutti i misteri.
«Così succede appena si dà di tocco all'Inquisizione: molti galantuomini si sentono chiamare per nome, cognome e numero di tessera del partito cui sono iscritti.»
Motivo in più per amare questo libro.
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