Da tempo volevo leggere qualcosa di Landolfi ma non credo che avrei iniziato con questo libro, se non fosse stato per una discussione appassionata (e appassionante) tra due amici.
Scritto nel 1947, è un racconto che nasce dalla guerra, ma si allontana nelle atmosfere gotiche di una vecchia casa, in cui si sente fortissima l'influenza di Edgar Allan Poe.
Il mistero che costituisce la trama è in realtà ben poca cosa, quello che dà valore alle poche pagine è per me la prosa di Landolfi che, pur arcaica, difficoltosa, avvolta su se stessa, si adatta perfettamente alla vicenda e contribuisce a crearla, a velare le scene che racconta, invece di svelarle.
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