Non conoscevo Luisa Adorno ma ho acquistato questo libro perché la quarta di copertina dice che Sciascia la paragonò a Natalia Ginzburg e Katherine Mansfield.
Io l'ho trovata più simile alla Ginzburg che alla Mansfield, ma l'ho trovata soprattutto originale nel modo di scrivere e di raccontare con leggerezza e ironia le vicende dei suoceri, il Prefetto e la Prefettessa, e lo scontro tra la loro cultura siciliana e quella toscana dell'autrice.
Un romanzo divertente e per certi versi attuale, nonostante sia stato pubblicato nel 1962.
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