Sono poche le pagine di questo libro, eppure sono dense e si finisce per rileggerle più volte, per non perdere nemmeno una parola.
Majorana appare e scompare tra queste pagine, personaggio sfuggente, dilaniato tra scienza, fede e filosofia. Un uomo che vuole scappare da se stesso, dalla propria precocità, da quello che deve fare. Un genio, amico e al tempo stesso rivale di Fermi, che forse comprese le falle di un sistema poliziesco e le usò per inscenare la propria dipartita. Una dipartita in acqua, quasi mitologica. Una fuga dal mondo e dal destino.
Sciascia si avventura nella vita di Majorana, nel mistero che lo avvolge, con lo stile unico, con cui sempre attraversa i propri personaggi.
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