giovedì 11 settembre 2025

Tre giorni di giugno - Anne Tyler

Il giorno prima del matrimonio di sua figlia, Gail  riceve la visita del suo ex marito, intenzionato a restare fino al giorno successivo al matrimonio. Anche quando si erano conosciuti, molti anni prima, era arrivato senza essere invitato. Allora era accompagnato da un cane, adesso da un gatto. Allora come adesso,  Gail aveva problemi lavorativi. È passato molto tempo e sono successe molte cose, hanno superato i rancori e le incomprensioni dei primi anni del divorzio. Gli eventi del matrimonio si sovrappongono agli eventi del passato, che appaiono sotto una luce diversa rispetto a quella di un tempo. 
Mi è piaciuto moltissimo questo romanzo, pieno di ironia e di umorismo, divertente come una commedia brillante. Dopo circa trent'anni, da un paio ho riscoperto Anne Tyler e credo che sia una dei migliori scrittori viventi.



venerdì 5 settembre 2025

La governante - Csaba dalla Zorza

È un libro che si legge velocemente, con una scrittura scorrevole, che ogni tanto si arena su un pronome sbagliato. Una donna che ha dedicato la vita alla famiglia, mettendo da parte se stessa, accettando l'inaccettabile, finalmente decide che è arrivato il suoi tempo, che può fare quello che più le piace, lasciando emergere i lati ombrosi di una vita familiare all'apparenza perfetta.
Una storia leggera e leggermente inverosimile, che però non annoia.
E dopo un libro che racconta una storia buia, avevo bisogno di un po' di luce.



giovedì 4 settembre 2025

Urì - Kamel Daoud

«Gli squadroni hanno bruciato i neonati nei forni delle cucine, hanno sventrato le donne e tagliato le teste per posarle sulle soglie delle case, e sgozzato le bambine per il piacere di Dio. Alla fine dell'anno 1999, due di loro si erano avvolte in una grossa coperta con sopra il disegno di una tigre mentre l'anno e il secolo spiravano in un brusio di carta e vento sopra il tetto. Una ha chiuso gli occhi e li ha riaperti a Oran, l'altra non li aprirà mai più.»

Aube significa alba ed è il nome che le ha dato la sua seconda madre, in quell'alba di inizio millennio in cui l'ha fatta rinascere, a cinque anni. Muta, o quasi. Il suo vero nome, quello della vita di prima, ritorna solo nei sogni, quando riappare la sorella adorata, che continua a chiamarla con quel nome. 
In Algeria nessuno parla della guerra civile che ha infuocato il paese negli anni Novanta, perché non si può. Si parla della guerra di indipendenza dalla Francia, ma non della guerra in cui algerini hanno versato il sangue di altri algerini. Ma Aube non ricorda la guerra di indipendenza, ricorda invece l'altra guerra, di cui porta un sorriso terribile, che va da un orecchio all'altro. 
Aube indossa i jeans e è proprietaria di un salone di bellezza in un paese in cui tutto questo è strano. 
«Qui, una donna non esce sola, non alza gli occhi da terra quando cammina per strada, non parla nemmeno con chi l'accompagna, non viaggia senza un protettore uomo e non porta pantaloni che sottolineano la sua silhouette come una seconda pelle.»
Quando si rende conto di essere incinta, decide di abortire, perché vuole che sua figlia continui a vivere in paradiso, come le urì, eterne ragazze. Prima però vuole raccontarle la sua storia, perché quella figlia è l'unica che può sentire la sua voce interiore. Allora ripercorre a ritroso il percorso da Oran al villaggio che ha lasciato quella notte del 31 dicembre 1999 e la sua storia si mescola a quella delle persone che incontra e a quella di un intero paese, dove ognuno ha preso il nome che ha trovato e dove non si riconoscono più le vittime dai terroristi, come fratelli gemelli, come ombre che vivono una accanto all'altra, con il senso di colpa dei sopravvissuti, che hanno chiuso gli occhi per sembrare morti.

Ho comprato questo libro dopo aver letto la notizia che lo scrittore non sarebbe venuto alla Milanesiana perché avrebbe corso il rischio di essere arrestato. È un autore che non conoscevo ma ho trovato molto bello questo romanzo, che, nonostante racconti storie terribili, mantiene una scrittura delicata e quasi lirica, un lungo racconto in cui la voce interiore di Aube conserva la calma e il dolore di chi è morto già una volta.



mercoledì 20 agosto 2025

Tra lei e me - Giampaolo Simi

Ormai da molti anni non è vacanza se non leggo un libro di Simi sulla spiaggia. 
Lasciato l'anno scorso Dario Corbo, i luoghi di questo romanzo sono sempre gli stessi, la Versilia e in particolare Viareggio. Lorena Danesi ha un'agenzia immobiliare a cui dedica quasi tutto il suo tempo, sottraendolo alla vita privata e al fidanzato Leandro, che invece ha lasciato la banca per realizzare il sogno di un B&B. Lorena e Leandro sono diversissimi tra loro e i rispettivi lavori forse contribuiscono ad allontanarli ancora di più. Fino al giorno in cui Lorena viene trovata strangolata in uno degli appartamenti che doveva vendere. I sospetti si concentrano subito su Leandro e forse nemmeno Pietro Valvassori, il suo avvocato, crede alla sua innocenza. Un avvocato abituato a stare dall'altra parte, a difendere donne vittime di violenza, ma che ha seguito Leandro già anni prima, per un'altra storia. 
Ma chi era il cliente che Lorena stava aspettando?
Il racconto del rapporto tra Lorena e Leandro, la sequenza dei loro giorni, fino a quell'ultimo 23 aprile, si alterna alle ore e ai minuti della lunga notte in cui Leandro risponde alle domande dell'avvocato Pietro Valvassori. Un racconto serrato, tesississimo, in cui ogni tassello cambia posto e assume un significato diverso. 
Uno dei romanzi di Simi che ho apprezzato di più. 



lunedì 18 agosto 2025

Turista per caso - Anne Tyler

Una coppia che sta insieme da sempre e che si sgretola quando l'unico figlio muore. Una morte violenta e assurda, per cui è impossibile trovare una spiegazione e che sembra far perdere qualsiasi senso alla vita.
Ma «... il fluire del tempo è la vera avventura...» e la vita continua, trasformando i protagonisti in persone diverse, offrendo possibilità di vita diverse.
Di Anne Tyler lessi molti anni fa "Ristorante Nostalgia" e lo amai moltissimo, anche se non lessi più nient'altro fino a due anni fa, quando la riscoprii con "Lezioni di respiro". "Turista per caso" è quello che mi è piaciuto meno dei tre, ricordavo il film solo a tratti e ci ho trovato qualche tempo morto, soprattutto all'inizio. Forse per il momento in cui l'ho letto, o forse perché non mi appassiona l'addestramento dei cani. È però un libro molto bello per il modo in cui tratteggia i personaggi, troppo spesso costretti in ruoli familiari che non corrispondono a quello che sono in realtà. Scritto nel 1985, è uno spaccate di America e di un'epoca passate ma di cui restano tracce profonde ancora oggi.



domenica 10 agosto 2025

Perduto è questo mare - Elisabetta Rasy

Un po' romanzo, un po' autobiografia, un libro di ricordi, in cui dal buio del passato emerge un padre amato e perso prima del tempo, un rapporto irrisolto, evitato e cercato al tempo stesso, sotto il sole di un'estate eterna. E forse è la stessa estate eterna dalla quale Raffaele La Capria continua a guardare se stesso.
I ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza si mescolano a quelli di una lunga amicizia, ma anche a Enea e Anchise, e a Kafka e quel padre a cui scrisse una lettera che non gli inviò mai.
E poi c'è Napoli, vera protagonista, la città perduta, ma che resta sempre dentro a chi ci è nato e cresciuto, con le sue luci e le sue ombre.
Ho amato molto questo romanzo, per il modo in cui è scritto e per quello che racconta.



martedì 29 luglio 2025

Una grande storia d'amore - Susanna Tamaro

Probabilmente certi libri andrebbero letti sull'onda dell'entusiasmo che ci ha spinto ad acquistarli. Io questo libro lo acquistai nel 2020, spinta dall'euforia della riapertura delle librerie dopo il lockdown, poi lo sistemai su uno scaffale e lo dimenticai. Me lo sono ricordato qualche tempo fa, mentre spolveravo. 
Non leggevo un romanzo della Tamaro dai tempi di "Va' dove ti porta il cuore", che avevo letto prima che diventasse un caso letterario. Secoli fa, quindi. 
È un libro che si legge in fretta, nonostante siano quasi 300 pagine, eppure l'ho letto con fatica: il protagonista e narratore, un ex capitano, è buono al punto di innervosire, mentre la protagonista è odiosa al punto di essere quasi insopportabile. Nonostante il titolo, non è nemmeno una grande storia d'amore.
Ho però apprezzato l'impianto narrativo, che segue il flusso dei pensieri del protagonista e che è sempre raro nei romanzi italiani, anche se la struttura del romanzo ricalca un po' troppo quella di "Va' dove ti porta il cuore". O magari è un tratto distintivo della Tamaro e io non sono riuscita a riconoscerlo perché ho letto solo questi due romanzi.
La parte più bella e che ho apprezzato di più però è l'ambientazione veneziana, i giri dei protagonisti tra Dorsoduro, il Lido, la laguna.