sabato 19 dicembre 2020

Borgo Sud - Donatella Di Pierantonio

La pioggia si è rovesciata sulla festa senza il preavviso di un tuono, nessuno tra gli invitati aveva visto le nuvole addensarsi sopra le colline scure di boschi. Eravamo seduti alla lunga tavola sul prato quando l'acqua ha cominciato a colpirci. Mangiavamo gli spaghetti alla chitarra, le bottiglie erano già smezzate. Al centro della tovaglia ricamata odorava la corona di alloro che Piero si era tolto dopo le fotografie. Alle prime gocce ha guardato il cielo e poi me che gli stavo accanto. Si era liberato di giacca e cravatta, aveva aperto il collo della camicia e arrotolato le maniche fino ai gomiti: la sua pelle irradiava salute, splendore. Aveva dormito poco, e io con lui, solo verso il mattino. Per qualche istante al risveglio non avevo più saputo chi ero, chi amavo, e che iniziava un giorno felice.


Con "Borgo Sud" Donatella Di Pierantonio torna ai personaggi del romanzo con cui ha vinto il Campiello, "L'arminuta". Anche questo è il romanzo di un ritorno, ma parecchi anni dopo, quando la protagonista e sua sorella Adriana sono ormai donne adulte, tante cose sono successe e il loro rapporto, forte e inscindibile, è a volte ingombrante, sempre difficile, ma resta l'unico punto fermo nella confusione della vita. È un racconto delicato, fatto di ricordi che affiorano lentamente, che mescolano i diversi piani temporali. Un romanzo breve, che si legge in pochi giorni, ma dal quale si fa fatica a staccarsi. 

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