"La settima croce" è il romanzo che rese famosa Anna Seghers e, rileggerlo a così tanti anni di distanza dalla sua pubblicazione, rende facile capirne il motivo: è un romanzo avvincente, che fin dalle prime pagine fa precipitare il lettore nell'atmosfera di una città della Germania nazista, accanto alla quale sorge il lager di Westhofen. La fuga di sette prigionieri si intreccia con le vite degli abitanti della città, con i legami del passato, con le amicizie di un tempo dimenticato.
Marcel Reich Ranicki, nella sua autobiografia, racconta che, quando incontrò la Seghers e le fece i complimenti per il romanzo, lei gli disse che in realtà aveva solamente ripreso la struttura dei Promessi Sposi di Manzoni. Il critico, non trovando affinità tra i due romanzi, concluse che gli scrittori capiscono la letteratura quanto gli uccelli l'ornitologia.
Nessun commento:
Posta un commento