«Ho fatto un sogno in cui Giacometti e Kafka si incontravano.»
Inizia così questo libro breve (91 pagine) e particolarissimo di Tullio Pericoli.
Una traduzione di "Un digiunatore", (uno degli ultimi scritti di Kafka e tra i pochissimi pubblicati mentre era in vita) sia in italiano che attraverso una serie di disegni, di schizzi, di immagini, che si affiancano al testo, si sovrappongono e lo ripropongono sotto un'altra luce.
«La mia, naturalmente, più che una traduzione è una riscrittura, tutt'altro che fedele, che non cerca di restituire interamente il senso del racconto né di crearne un equivalente.»
E da questa riscrittura emerge il legame che Tullio Pericoli riesce a scorgere tra il racconto e Giacometti.
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