Avrei letto questo libro anche solo per il titolo, che riecheggia in ogni pagina di una raccolta di racconti, che descrivono la vita così com'è, senza tentare di abbellirla e senza troppi rancori. Soltanto con un po' di nostalgia per il futuro come appariva una volta, prima di diventare presente e poi passato.
«... mi ero ricordato di me stesso, di me stesso bambino, in quel momento in cui - come tutti gli altri bambini - ero esattamente là dove il mondo non si aspetta nulla di più di quello che è naturale saper fare in quel preciso momento.»
Racconti di persone normali, come se ne incontrano ogni giorno, con delusioni, speranze, dipendenze. Sono divisi in quattro sezioni, che definiscono le età e il diverso modo di essere sorpresi dalla vita e dagli eventi. E forse è proprio il passare del tempo il filo conduttore.
«... il peggio deve ancora venire eppure è passato, la vita va avanti, il futuro non si è fermato, non li aspetterà, probabilmente.»
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