martedì 28 settembre 2021

La casa di Roma - Pierluigi Battista


Marco, sceneggiatore, decide di scrivere il libro che aveva in testa da tempo: la storia della sua famiglia. E per farlo ha bisogno dell'aiuto di sua madre, dello zio, dei cugini: inizia così uno scambio di email in cui emergono i vecchi rancori, i segreti mai dimenticati, le storie raccontate e ascoltate più volte e che non riescono mai a combaciare. Ne esce un romanzo corale fatto di "velleità frustrate", di un "tempo storto", di un passato che non si può rimettere a posto.

Mi è piaciuto tantissimo questo romanzo, che alla sera non vedevo l'ora di leggere, che qualche ora di sonno me l'ha rubata, ma ne è valsa la pena.

giovedì 23 settembre 2021

La mano - Georges Simenon

Non sono una fan di Simenon, da tempo avevo smesso di leggerlo, ma quest'estate una recensione di Montefoschi mi ha fatto venire una grandissima voglia di scoprire questo libro.

Inizia con una tormenta di neve e un uomo, Donald Dodd, che fuma nel fienile. Dovrebbe essere fuori a cercare Ray, il suo migliore amico, quello con cui ha condiviso gli anni della giovinezza, invece resta lì, nel fienile, a fumare una sigaretta dopo l'altra. È "una sorta di risveglio", il momento in cui la vita gli si svela sotto una luce diversa.

Donald Dodd è un buon marito, un buon padre, un buon avvocato, in una città della provincia americana. Sua moglie Isabel non è mai stata bella, ma è una moglie devota, affidabile, una buona madre. La vita di Donald Dodd è quella che lui stesso ha scelto. 

«L'idea di sposare Mona, per esempio, non mi sarebbe mai venuta in mente se l'avessi conosciuta all'epoca. Nemmeno quella di entrare in una società pubblicitaria di Madison Avenue.»

Quel momento nel fienile è il momento in cui un uomo si rende conto di aver scelto la vita sbagliata. È un punto di non ritorno, il momento in cui "ha inizio il male" e dopo niente può più tornare come prima. È la storia di una porta che scricchiola, di una crepa che si apre, di un risentimento che si accende e cresce, sotto gli occhi di Isabel, che tutto vede e osserva, ma anche della provincia americana, a cui non sfugge chi si allontana dall'essere un "uomo onesto".

È un romanzo intenso, percorso da una forte tensione che porta a un finale inevitabile quanto sconvolgente.


domenica 12 settembre 2021

Le sorelle di Mozart - Beatrice Venezi


Sedici storie, sedici brevi racconti, che percorrono la storia della musica al femminile, partendo da Ildegatda, la badessa di Bingen, che con la sua musica, diretta verso l'alto, volava oltre i limiti imposti dal canto gregoriano, come nella vita andò oltre le regole e le convenzioni del suo tempo.

Sono storie di donne che spesso hanno vissuto all'ombra degli uomini della loro famiglia e che hanno dovuto mettere da parte la musica o dedicarvicisi in privato, come Nannerl Mozart e Fanny Mendelssohn. Ma sono anche storie di donne che ne hanno fatto una professione e che sono riuscite a mantenersi, come accadde nel Cinquecento, in Italia, a Maddalena Casulana, Barbara Strozzi e Francesca Caccini. Ma a anche a Louise Farrenc, che per prima riuscì a ottenere di essere pagata come i suoi colleghi uomini e a essere sempre accanto, e mai dietro, a suo marito. Come Clara Schumann e Jacqueline du Pré. Storie di donne che ce la fecero nonostante gli uomini, ma a volte anche insieme agli uomini, come Martha Argerich, che condivise il palco con tantissimi colleghi, superando la paura del pubblico. Sono però tutte storie difficili, storie tragiche, come quella di Maria Callas. Storie in cui la musica e la vita si fondono, si mischiano, come nelle opere di Björk.

La scrittura della Venezi è limpida, chiara, ma appassionata nell'accompagnare il racconto di queste vite, che ruotano intorno a una sola passione. E per chi, come me, non ha grandi conoscenze musicali o di storia della musica,  sono particolarmente interessanti i suggerimenti di ascolto nell'ultima parte, utili per riuscire a distinguere i diversi modi di vivere la musica e di rompere le tradizioni precedenti, per reinventarle.

venerdì 10 settembre 2021

The (other) you - Joyce Carol Oates


Questi racconti di Joyce Carol Oates sono slegati tra loro, ma si percepiscono come un unico romanzo perché ruotano tutti intorno alle diverse opportunità della vita, ai bivi e alle sliding doors, e mettono a confronto i personaggi con "l'altro loro", quello che sarebbero stati, quello che sarebbero diventati, o che sono diventati. Sono racconti fantastici e reali nello stesso tempo, con atmosfere sfumate, in cui nulla è quello che sembra, nemmeno noi, nemmeno il nostro mondo reale, fino ad arrivare alla difficoltà di accettare la propria morte.

sabato 4 settembre 2021

Un amore - Dino Buzzati

Forse, se non ci fosse stata la lettura condivisa di LLC, non avrei nemmeno letto questo libro.

Di Buzzati finora avevo letto qualche racconto e Dorigo, il protagonista, sembra uno dei personaggi dei suoi racconti, un uomo che ha successo nel lavoro ma che ha difficoltà nella vita privata, come ha difficoltà ad accettare la sua faccia. Un uomo che vorrebbe essere diverso da com'è, ma nello stesso tempo vuole mantenere suo posto nel suo mondo.

C'è un grande contrasto tra la vita reale di Dorigo, la vita banale di un uomo qualunque, e la sua vita nascosta, quella che lo porta a frequentare la casa della signora Ermelina, lo squallore delle ragazze che frequentano quella casa per mantenersi o per arrotondare il loro stipendio.

Per me è stato impossibile non pensare a Lolita, anche se l'atmosfera e i personaggi sono molto diversi. La parte più bella del romanzo sono i monologhi interiori del protagonista, il flusso dei suoi pensieri, eppure sono proprio questi pensieri a renderlo odioso.

Si svolge a Milano, eppure non ho trovato la mia città come in "Ascolto il tuo cuore, città" di Savinio. Ho trovato una città diversa e trasfigurata, una città che è il prolungamento dei pensieri del protagonista, il luogo in cui si consumano le vicende meschine di esseri miserabili, che cercano in qualche modo di sopravvivere.