«Il presente è il risultato del passato.»
Un articolo di una cinquantina di pagine, per raccontare l'epidemia di colera che arrivò a Parigi durante il Carnevale del 1832. Il racconto di una città devastata e confusa, dei lamenti dei vicini, dei teatri vuoti, delle fughe di chi poteva fuggire. Il governo mente, ma anche l'opposizione, come i salotti, ma tutti credono alle loro bugie, perché ognuno vede la realtà che vuole vedere e trova conferme di quello in cui vuole credere.
«Non c'è sguardo peggiore di quella rabbia del popolo, quando vuole il sangue e soffoca le sue vittime indifese.» Così si diffondono notizie false e inizia la caccia agli untori, sei persone vengono linciate.
«Il peggior pericolo è la paura.»
Marcel Reich Ranicki scrisse: «Heine è il più grande giornalista tra i poeti tedeschi e il più famoso poeta tra i giornalisti di tutto il mondo.»
E io sono felice ogni volta che mi ritrovo tra le mani un suo libro, come trent'anni fa quando trovai "Notti fiorentine" alle Messaggerie Musicali.
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