E' stato un caso, un articolo sul giornale, che anni fa mi ha portato a scoprire Lulu. In realtà però, dopo averlo scoperto, non avevo fatto molto: soltanto avevo aperto l'account e avevo iniziato a tradurre in inglese un vecchio romanzo che avevo scritto e riscritto parecchie volte negli anni. L'avevo tradotto in inglese perché il fatto che Lulu fosse americano mi aveva portato a pensare che fosse inutile pubblicare in italiano, poi al primo capitolo mi ero fermata perché troppe altre cose mi distraevano e il tempo per stare sul pc a tradurre non c'era mai. Poi, circa sei mesi fa, un altro articolo sul giornale mi ha fatto tornare ad utilizzare l'account che avevo quasi dimenticato e, mentre girovagavo per il sito, ho scoperto che c'era il gruppo degli Autori italiani, che sono attivissimi e scrivono e leggono moltissimo. In italiano, naturalmente. Allora mi sono ricordata dei miei racconti, che avevo scritto tantissimi anni fa (forse secoli) e li ho recuperati. E' stato divertente rileggerli e riscoprirli, perché alcuni li avevo dimenticati, mentre altri li ricordavo perfettamente. Tutti però mi hanno fatto ripensare ai momenti della mia vita in cui li avevo scritti, una vita che ora è molto diversa ma forse proprio per questo è facile provare nostalgia per il tempo in cui scrivevo i racconti. Non voglio con questo dire che tutti i racconti mi piacciano, anzi, alcuni li trovo molto ingenui.Questi racconti dovevano essere una carrellata di ritratti, una serie di donne, spesso insoddisfatte, spesso stanche e pentite dei loro errori. Eppure, mentre li scrivevo, mi sembrava che alla fine, in ognuna di loro, ci dovesse essere sempre qualcosa di buono che prima o poi veniva fuori. Diciamo che spesso partivo da una protagonista che mi era antipatica e poi, via via che scrivevo, che conoscevo i suoi pensieri, mi diventava simpatica o perlomeno riuscivo a capire più cose di lei rispetto a quando ero partita.Non sarei mai riuscita a pubblicare questi racconti su Lulu se non fosse stato per un'amica che mi ha aiutato a recuperarli e a copiarli su un nuovo pc. E poi ho avuto il bellissimo regalo di una copertina fantastica di un'amica di Lulu, Monica Valentini.
venerdì 13 giugno 2008
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2 commenti:
Come ti capisco...
La stessa cosa è successa con me e le mie poesie... erano lì (e molte sono ancora lì) nel cassetto da quasi venti anni...
Rileggerle a volte è stato addirittura doloroso, ma in fondo è stato come dare un'occhiata dentro di me e scoprire quanto sono cambiato e quanto invece no...
Anche qualcosa della mia musica è parecchio datata... (come l'anteprima che suona su biblioteca lulu)... insomma è bello guardarsi indietro a volte!!!
Un salutone!
Fabio Santangelo.
E' proprio vero Fabio, a volte è bello guardarsi indietro e scoprire come si era, in fondo è grazie a quello se siamo quelli di oggi!
Un salutone anche a te!
Manuela
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