Stamattina ho letto che quest'anno ricorre il centenario della nascita di Natalia Ginzburg. Ho letto anche che a Torino stanno organizzando una serie di eventi e mi dispiace non riuscire ad andare a Torino e non poter partecipare a nessuno. Perché per me Natalia Ginzburg è una delle più grandi scrittrici italiane del Novecento.
Non solo per "Lessico famigliare", che lessi da bambina e che ricordo ancora, ma anche per "La strada che va in città" e "Tutti i nostri ieri". E soprattutto per "Le piccole virtù", libro scoperto grazie ad un brano riportato sull'antologia delle medie, i cui saggi ho letto e riletto innumerevoli volte. E anche stamattina, invece di uscire nella pioggia per andare al lavoro, avrei voluto sedermi in cucina e rileggerne alcune parti.
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